La filaria nel gatto è una minaccia reale e potenzialmente letale. I primi sintomi possono essere confusi con altre patologie meno preoccupanti, ma se la conosci puoi intervenire con tempestività.
La filaria nel gatto è meno frequente rispetto al cane, ma è una minaccia reale e potenzialmente fatale. È causata da parassiti che si insediano e vivono nel cuore, nei polmoni e nei vasi sanguigni, causando gravi malattie polmonari, insufficienza cardiaca e danni ad altri organi del corpo.
Essendo poco conosciuta, i sintomi della filariosi cardiopolmonare nel gatto possono inizialmente essere confusi con altre patologie di minore entità e finire per essere trascurati. Infatti, i gatti sono ospiti atipici per la filaria e la maggior parte di questi vermi non sopravvive allo stadio adulto, come invece accade nei cani. Ecco perché spesso non viene diagnosticata facilmente nei felini.
Ma è importante capire che anche i vermi immaturi di questo parassita causano danni reali nel gatto ed è possibile che lo conducano al decesso. Dunque, come avviene la trasmissione della filaria? Come puoi prevenire che il tuo gatto la contragga? E come si cura? Approfondiamo insieme.
Qual è la causa della filaria?
La causa principale della filaria nel gatto, e in altri animali, è soprattutto la zanzara. In particolare, secondo studi recenti, la zanzara tigre. Tuttavia, oltre a provocare altre patologie pericolose, come la borreliosi di Lyme o l’encefalite virale, anche le zecche ne possono essere portatrici.
In realtà, il meccanismo che sta dietro alla trasmissione della filaria è un po’ più articolato. Infatti, a provocarla è un parassita che utilizza un “ospite intermedio” come vettore biologico (Di solito, la zanzara) per farsi trasportare verso la destinazione finale: cani e gatti.
Non c’è da stupirsi se la filariosi cardiopolmonare sia diffusa soprattutto nel Nord Italia, nella Pianura Padana e nelle aree lacustri. Ovvero, laddove le zanzare trovano il loro ambiente climatico ideale. Dunque, fai molta attenzione quando vuoi andare in vacanza con il tuo gatto sul lago o in altre località balneari.
Come si sviluppa la filaria nel gatto?
Esistono due tipi di filariosi, la forma più grave è quella cardiopolmonare, causata dalla Dirofilaria immitis, e poi la filariosi cutanea, dalla Dirofilaria repens.
Nel caso della filariosi cardiopolmonare, le larve del parassita entrano nel sistema circolatorio e, diventate adulte, possono arrivare a una lunghezza anche di 15 cm. A questo punto, si insediano nel cuore e nei polmoni, provocando seri problemi cardiaci e respiratori. Poiché crescono e si diffondono su larga scala, soprattutto nei cani, è fondamentale intervenire con una corretta diagnosi e cura, per evitare conseguenze tragiche.
Invece, nel caso della filariosi cutanea, i vermi adulti si localizzano nella sottocute. I danni sono minori ed è più semplice da diagnosticare. Accarezzando il gatto puoi avvertire al tatto la presenza di noduli freddi e mobili: lì ci sono i parassiti. Inoltre, nel caso in cui l’infestazione sia importante, te ne puoi accorgere anche dall’insorgenza di dermatiti.
La filaria nei gatti: sintomi
I principali sintomi della filaria nei gatti riguardano l’apparato respiratorio, in particolare tosse e difficoltà a respirare, ma non solo. Spesso, nel gatto che è stato parassitato dal verme della filaria, possono comparire anche:
– anoressia – mancanza di appetito;
– letargia – il gatto presenta uno stato di sonno continuo;
– tachicardia – aumento del ritmo cardiaco.
Raramente, ma può accadere, in seguito a tromboembolismo (ostruzione completa o parziale di una o più vene) e insufficienza respiratoria grave, il gatto può morire improvvisamente. Ecco perché, seppure i felini colpiti da filariosi cardiopolmonare siano in percentuale minore rispetto ai cani, il rischio c’è e non è da sottovalutare.
Come trattare la filaria nel gatto
In realtà, non è necessario mettere in atto un trattamento preventivo specifico contro la filaria, poiché:
– la carica parassitaria nei gatti è molto bassa;
– la trasmissione del parassita non trova nel gatto il suo ospite ideale;
– nel gatto il parassita ha vita breve e presenta un minor numero di larve infettanti, le microfilarie L3. Sono queste ultime che, dopo aver raggiunto la maturità sessuale, diventano adulte e causano i danni maggiori.
Dunque, cosa fare nel momento in cui sospetti che il tuo gatto soffra di filaria? Di solito, i medicinai più indicati sono il CARDOTEK-30 FX e l’Interceptor Flavour. Ma ricorda che la maggior parte degli antiparassitari, tra cui quelli in compresse, sono prodotti farmaceutici che necessitano di prescrizione. Quindi, rivolgiti subito al tuo veterinario di fiducia, affinché possa indicarti la cura migliore.
Poiché la filariosi può manifestarsi a distanza di mesi, rispetto al giorno del contagio, è cruciale mantenere una regolare periodicità dei controlli dal veterinario. È il modo migliore per cercare di tutelare la salute del tuo gatto.
La filaria, una malattia da non sottovalutare
È vero, la filaria colpisce meno i gatti rispetto ai cani. Ma quando accade, se non intervieni con tempestività, la salute del cuore e dei polmoni può esserne compromessa. Eventuali difficoltà respiratorie possono mettere in grave pericolo la vita del tuo fedele amico.
Un vaccino per la filaria del gatto ancora non esiste, ma non mancano i prodotti in commercio che possano aiutare a tenere lontane zanzare, zecche e pulci. Prodotti repellenti e antiparassitari in vari formati, come pastiglie, compresse e spray, ti aiutano a proteggere il tuo gatto dall’assalto di ospiti sgraditi.
Questa è la prevenzione che puoi mettere in atto contro la filaria, soprattutto se abiti in zone umide e lacustri. Invece, se al tuo gatto è già stata diagnostica la filaria, dovrai seguire scrupolosamente le indicazioni del tuo veterinario e fornirgli i medicinali necessari.
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